SAI CHE TUTTI GLI ESSERI VIVENTI VIVONO SEGUENDO 3 LEGGI FONDAMENTALI?
E quindi l’uomo, l’animale e il vegetale agiscono per sopravvivere nello stesso modo!
Tutti gli esseri viventi del pianeta (persone, animali e vegetali) sono governati da 3 leggi:
- Non dolore
- Bisogni
- Economia
Hai voglia di scoprire come ogni legge influisce e determina ciò che sei e quello che fai nella tua vita ogni legge nel dettaglio?
Se poi non sei convinto, scrivi nei commenti le tue domande!
1 – LEGGE DEL NON DOLORE
Ogni organismo (umani, animali e vegetali) ricerca per la sopravvivenza l’assenza del dolore / disagio / fastidio.
Quindi tutto quello che facciamo, le posizioni che assumiamo, i movimenti che eseguiamo sono determinati dall’eliminare il dolore. Se tieni la testa inclinata da un lato o ti curvi in avanti con la schiena non è una scelta cosciente ma è il corpo che in autonomia trova la posizione in cui non sente dolore.
Quando un genitore o un famigliare ti dice: ” devi stare attento a stare dritto con la schiena perché ti stai curvando in avanti”, in realtà non è una questione di volontà ma di decisioni inconsce. Per poter cambiare la situazione bisogna prima capire le cause che ti portano a stortarti e poi rinforzare la muscolatura e riabituare il copro a stare nella posizione corretta.
Il non voler sentir dolore comprende anche i disagi, l’insoddisfazione. Se ad esempio non siamo soddisfatti del nostro aspetto fisico questo ci creerà disagio fisico ed emotivo e quindi cercheremo una soluzione (che per alcuni sarà modificare l’aspetto fisico e per altri sarà compensare il disagio mascherandolo con atteggiamenti posturali o compensi emotivi).
Quindi questa prima legge è in senso più generale la spinta ad agire in maniera volontaria o involontaria per risolvere una situazione in cui non stiamo bene.
Hai mai visto un albero cresciuto tutto storto? Quell’albero cercava la luce che gli è fondamentale per sopravvivere. Per cui ha preferito incurvarsi e modificarsi pur di vivere.
2 – LEGGE DEI BISOGNI
La legge dei bisogni è subordinata alla legge del non dolore, infatti noi mangiamo perché sentiamo il disagio di avere la pancia vuota o beviamo perché sentiamo il fastidio di avere sete (gola secca). Quindi tutte le azioni che noi facciamo sono spinte dal voler togliere il dolore che percepiamo. I bisogni sono quelli più facilmente riconoscibili e fondamentali per sopravvivere: ad esempio mangiare, bere, dormire, scaldarsi, respirare.
3 – LEGGE DELL’ECONOMIA
L’ultima legge significa che l’organismo cerca sempre di soddisfare le due leggi precedenti spendendo meno energia possibile, cerca la strada meno dispendiosa per ottenere quello di cui ha bisogno. Se ci sono più azioni possibili per eliminare un dolore o per soddisfare un bisogno il nostro corpo sceglierà sempre quello che implica meno fatica in termini di energia. Solo nel caso che la strategia per soddisfare il bisogno sia pericolosa allora il mio corpo è disposto a spendere di più. Non si può vivere senza spendere ma si può decidere come spendere.
Questo vale per i vegetali gli animali e gli uomini.
Tutto quello che facciamo e che siamo è subordinato a queste leggi.
LE 3 LEGGI E IL TUO DOLORE ALLA SCHIENA
Il nostro corpo è guidato dal sistema tonico posturale che segue le 3 leggi. Il STP si è sviluppato insieme all’uomo ed ha superato migliaia di anni di “battaglie” per la sopravvivenza. Sono meccanismi inconsci e antichi e potenti impossibili da modificare.
Il sistema tonico posturale è un insieme di strutture che risiedono nel sistema nervoso centrale e periferico. È progettato per reagire agli stimoli, trovare soluzioni e adattarsi fino a quando gli è possibile. Riceve segnali da tutto il corpo tramite i recettori (occhi, bocca, naso, orecchie, pelle, piedi, muscoli, organi interni)
Qualunque cosa modifichi anche solo temporaneamente il nostro sistema tonico posturale crea un disagio chiamato spina irritativa, ad esempio quando devo mettere per la prima volta gli occhiali la stanghetta laterale creerà disagio al nostro occhio poi col tempo l’occhio si abituerà o nel caso di un arto ingessato o nel caso di una ferita che si sta cicatrizzando.
il nostro corpo cerca una soluzione per non sentire la spina irritativa, che può essere percepita a livello cosciente, essere nascosta dal passare degli anni o esistere a livello sottocorticale, creando dei compensi o delle retrazioni muscolari.
Il cervello se non può rimuovere il dolore, sceglie di ignorare e dimenticare il segnale del dolore.
In caso di trauma ad esempio ad un ginocchio (cado dalla bici e picchio il ginocchio sull’asfalto) per non sentire il dolore il STP troverà la posizione in cui l’articolazione soffre meno (ad esempio mantenendo il ginocchio leggermente piegato ) e poi per non spendere troppe energie creerà più tessuto connettivo in quella zona per bloccare l’articolazione. Se non intervengo attivamente per sbloccare la situazione l’articolazione di quel ginocchio rimarrà bloccata e quindi funzionerà meno.
COSA CAUSA GLI SCOMPENSI
Essendo il nostro corpo una bilancia che tende all’equilibrio, se una parte del corpo funziona meno (ZONA IPO) ci sarà una parte del corpo che dovrà funzionare di più (ZONA IPER). In questo caso potrebbe essere l’altra gamba ma potrebbe essere anche la schiena, non è detto che la zona iper sia vicino a quella ipo.
La zona iper a furia di fare il doppio del lavoro andrà incontro al dolore. Andando quindi a ricercare la causa come ad esempio in questo caso il trauma al ginocchio e lavorando per sbloccare l’articolazione per farla tornare funzionante al 100 % eliminerò l’origine del problema e quindi le zone che erano diventate iper possono tornare a funzionare normalmente e quindi il dolore passerà.
Il nostro corpo è formato da catene neuro muscolari tutte collegate tra loro. Per trovare l’origine di un problema devo cercare la causa, a volte il dolore è vicino alla causa altre volte è lontano ed è quindi un effetto. Prendiamo l’esempio di prima mi faccio male al ginocchio per un po’ di tempo cammino male e mi viene mal di schiena. In questo caso il mal di schiena è un effetto e la causa è il problema del ginocchio. Se andrò ad agire sull’effetto quindi sulla schiena non risolverò mai il problema in modo definitivo.
Dovrò invece agire sulla causa cioè sul ginocchio, risolto questo anche la schiena starà meglio. La causa è l’inizio del problema.
CONCLUSIONI
In conclusione tutto quello che siamo oggi è dovuto a quello che c’è successo nel passato e tutto quello che facciamo e siamo oggi influenzerà il nostro futuro.
tutti gli interventi, i traumi sia fisici che psicologici, le cicatrici, le preoccupazioni, lo stress, il respiro influiscono su tutto il nostro corpo e possono causare problemi.
Per stare meglio dobbiamo risalire alla causa primaria, all’origine dei problemi, rimossa quella causa o risolto quel problema il nostro corpo sarà meglio.
Se voglio che la mia schiena sia sana devo capire qual è la vera causa del problema e agire per risolverla, finché mi curerò solo del dolore e non del perché ho questo dolore la mia schiena non sarà mai sana!